A volte sentiamo di famiglie che aprono finanziamenti su finanziamenti.
Per la televisione al plasma, il divano, il telefonino, la macchina, ecc. ecc.
I motivi sono i più diversi.
A volte per necessità inevitabili: la macchina si è rotta, non mi posso permettere il pagamento di quella nuova e così lo finanzio.
A volte perché così cambio la TV che ormai è vecchia (ma funziona ancora? Sì! E allora? E...ma è vecchia!) ma tanto pago solo 20 euro al mese e neanche me ne accorgo...
Certo è che, almeno per me, non è sempre facile gestire il bilancio familiare e tenerlo sotto controllo.
Ma da quando abbiamo iniziato a modificare il nostro stile di vita è diventato una necessità.
Monitorare se effettivamente, grazie all'auto-produzione, c'è o no un risparmio, capire come spendiamo i nostri soldi, comprendere dove e come poter tagliare delle spese.
Così, per caso, abbiamo scoperto i
Bilanci di Giustizia, e ne siamo entrati a farne parte.
Abbiamo trovato degli amici, persone con cui condividere esperienze e idee e con i quali confrontarci.
E abbiamo anche trovato un reale e interessante strumento per monitorare le nostre spese.
Grazie alle loro schede, ci siamo fatti un'idea reale di come e dove spendiamo i nostri soldini...
Ma cosa fanno i Bilancisti?
Praticamente compilano delle schede, dove riportano i loro consumi.
Ma soprattutto evidenziano i consumi "spostati", ovvero quelli che "
non incidono in modo irreparabile sulle risorse naturali e che riducono i meccanismi di sfruttamento nelle regioni sottosviluppate. Non si tratta quindi di affrontare sacrifici e rinunzie in nome di un'etica e di una giustizia concepite in termini astratti, ma di rifiutare in base ad analisi non superficiali e a scelte coscienti e responsabili i consumi che non rispondono più ai bisogni umani reali o che danneggiano in modo spesso irrecuperabile i meccanismi ecologici e le popolazioni da troppo tempo confinate in una povertà incolpevole".
Partecipare all'Operazione Bilanci di Giustizia non significa aderire o iscriversi ad un'Associazione, ma dare il proprio contributo alla campagna attraverso il monitoraggio mensile dei propri consumi. Per dimostrare, dati alla mano, che cambiare l'attuale modello economico accrescendo la qualità della vita è possibile.