sabato 24 settembre 2011

Riflessioni e consigli

Il commento di supermambanana al post riguardo il costo del detersivo per lavastoviglie mi ha fatto pensare.
Sicuramente i costi vivi del materiale "occulto" vanno aggiunti, tipo gas e elettricità...però allora dovrei pensare anche all'usura dell'elettrodomestico che comunque si consuma, e al tempo che è necessario per produrlo materialmente.
Però mi chiedevo questo: posso far annullare questi due ultimi costi dal beneficio che trae l'ambiente e la mia stessa vita da questa piccola autoproduzione?
Ovvero
Non comprare un detersivo prodotto chimicamente, imballato, trasportato al supermercato da un camion, etc. etc. può essere sufficiente a compensare l'uso dell'elettrodomestico e la mezz'ora che ci impiego a farlo?
Non so se mi sono spiegata...

Innaffiare...



Le idee riciclose mi piacciono!
Fanno parte della filosofia della decrescita e poi sono divertenti da realizzare.
Eccone una trovata su Comparte tus Ecoideas, un blog spagnolo che io adoro!
Un innaffiatoio per Toti, e non solo, utilissimo da tenere sul balcone!
Io ho usato un flacone da mezzo litro e per fare i buchi ho riscaldato sul gas un vecchio ferro da calza!
Importante fare un taglietto a croce sul manico (io l'ho fatto con una forbice) ,
in modo che possa entrare l'aria che permette all'acqua di uscire!




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mercoledì 21 settembre 2011

Mamma multitasking?

A volte mi chiedo se la capacità tanto millantata di noi donne di fare più cose insieme sia davvero un vantaggio.
A me, a volte, mi viene il nervoso con questa storia del multitasking.
In effetti, che io sia in grado di -contemporaneamente - preparare la cena, rispondere al Toti, parlare al telefono, pensare alla lettera che devo finire di scrivere per il "lavoro" è una realtà...
Ma a volte vorrei fermare tutto e far funzionare solo una finestrella alla volta.
Decrescere anche in questo!
Dedicare il tempo giusto e lo spazio che ci vuole ad ogni piccola faccenda.
Anche perché ci sono momenti in cui mi sento proprio sull'orlo di andare in crash.

martedì 20 settembre 2011

Costo della Decrescita: Detersivo per lavastoviglie


Adesso iniziamo a fare un po' di conti....
Spero possa essere utile...


L’abitudine
La Decrescita
Detersivo per lavastoviglie
 €
€ Risparmiati
Detersivo per lavastoviglie ecologico
Aceto: 100 ml circa 0,10 €
3 limoni: 300 g circa 0, 4 €
Sale: 200 gr circa 0,18 €
Acqua: ehm…al momento boh! Ma provvedo al più presto
Ne escono di solito tra i tre e i quattro vasetti da 200 ml per circa 90 lavaggi…
0,68 €
Di marca, in pastiglie, n.13
6,08 €

5,4 €
Di marca, in pastiglie, n. 14
4,89 €
4,21 €
In polvere (sempre più difficile da trovare!!!)


In polvere ecologico 2 Kg, per circa 100 lavaggi
11,50 €
10,82 €






Amata lavastoviglie...


Devo dire che tra tutti gli elettrodomestici la lavastoviglie è senza dubbio uno dei miei preferiti...
E non credo di essere l'unica ad avere questa predilezione.
Anche in nome della decrescita non credo che potrei farne a meno...ma...
Gironzolando per il web da quando è iniziato questo viaggio ho trovato un sito meraviglioso dove si parla di detersivi bioallegri.


Che ovviamente sto sperimentando!
Ebbene, il primo che vi consiglio è quello per la lavastoviglie: efficace, semplice e lava assolutamente come il classico in polvere.
Io faccio come dicono loro, e lo alterno a quello classico.
Con questa eco-ricetta iniziamo anche la pagina del
Quanto mi costa la decrescita? Così ci si fa un’idea del risparmio (economico, almeno, perché sul beneficio dell’ambiente non ci sono dubbi!)

Detersivo piatti e lavastoviglie fai-da-te
3 limoni, 400 ml di acqua, 200 g di sale, 100 ml di aceto bianco
Tagliare i limoni in 4-5 pezzi togliendo solo i semi (è più facile se tagliate i limoni a rondelle o li spremete).
Frullarli con un mixer insieme ad un po’ di acqua e al sale. Per evitare intasamenti del filtro lavastoviglie, frullate a lungo e molto finemente la poltiglia. Controllate l’efficacia del vostro frullatore, altrimenti resteranno residui anche sulle stoviglie.
Mettere la poltiglia in una pentola, aggiungere tutta l’acqua e l’aceto e far bollire per circa 10 minuti mescolando, affinché non si attacchi. Quando il preparato si è addensato, metterlo in vasetti di vetro, possibilmente ancora caldo: si crea un sottovuoto che conserva il detersivo più a lungo.
Come si usa:
Due cucchiai da minestra per la lavastoviglie. Non mischiate il detersivo fai da te a quello classico per lavastoviglie.
A piacere per i piatti a mano. In caso di stoviglie unte basta aggiungere sulla spugnetta un po’ di detersivo classico per piatti a mano visto che, a differenza di quello per lavastoviglie, può mischiarsi con quello fai da te.
Attenzione!Alcune persone ci hanno segnalato che il miscuglio rimane grossolano e non lava bene. Ciò dipende dalla potenza del frullatore e dalle caratteristiche della lavastoviglie. Quando la poltiglia è intiepidita, ripassarla al frullatore.
Inoltre è consigliabile alternare a un certo numero di lavaggi, uno con detersivo lavastoviglie bio o tradizionale.

Ammetto che a vederlo così non è granché...ma il risultato lo garantisco!

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lunedì 19 settembre 2011

Sognando un'isola...che c'è.

Sabato e domenica a Villaguardia (CO) si è svolta "L'Isola che c'è". Una fiera dove si respira aria pura. Pura in molti sensi, perché è una fiera dove tante persone che credono davvero che le cose possano essere diverse si riusniscono per dichiararselo. E per dichiararlo anche a coloro che, invece, a questa cosa non ci credono molto. O non ancora.
Per chi vive in provincia di Como è davvero un'isola. Un'isola di solidarietà, buona volontà, vita vissuta, nuove esperienze.
Nonostante la pioggia di gente ce n'è stata. E tanta.
Tra cui noi tre, con il nostro piccolo Rivoluzionario che correva felice tra uno stand e l'altro, ridacchiando e sicuro di sé.
Forse anche lui sentiva di essere davvero in uno spazio speciale.
Dove il Futuro pare avere un bel colore!

venerdì 16 settembre 2011

Barlafus #2

Ora, io l'ho sempre saputo!
Avete presente quando dite "eppure io l'avevo messo lì!" e invece quella cosa che avevate messo lì non c'è più e appare da un'altra parte?
Oppure quando vi casca qualcosa per terra, tipo un bottone, vi chinate per raccoglierla e non la trovate più?
Ecco.
Il nostro Barlafus #1 è sparito.
Un momento prima era lì e un momento dopo...pufff...scomparso!
Ora ne ho la prova.
In casa mia c'è qualcuno che si diverte a far sparire gli oggetti, a prendersi gioco di me, a divertirsi alle mie spalle.
Chi è?
Non so se sono folletti, o gnomi, o spiritelli, o sparagnuccoli.
Fatto sta che esistono.
Mi restituite il mio barlafus #1, please????

Pomi-d'oro

La nostra decrescita è iniziata su molti fronti contemporaneamente.
Uno dei quali è stata la scelta di fare l'orto. Una bella sfida, soprattutto considerando il fatto che si trattava di rimettere in sesto un terreno lasciato allo stato "selvaggio" da quasi dieci anni.
Ma Slowpapà si è messo in testa che "si doveva fare" e così ha zappato, vangato, strappato erbacce (alcune davvero incredibili, chi poteva immaginare che razza di radici sia in grado di produrre la famigerata gramigna).
Il risultato è stato meraviglioso!
Da giugno ad oggi mangiamo solo verdure del nostro piccolo ma adorato orto.
Che più bio di così non si può.
Tra cui i pomodorini gialli di cui sopra. Che, dice slowgranpa', sono i veri "pomi-d'oro".
E di cui Toti è diventato dipendente.
Tomatoes' totally addicted.
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lunedì 12 settembre 2011

Aggiornamenti

Pian piano prenderà forma questo blog...
Non è facile partire, ma ci stiamo lavorando...
Nel frattempo leggiamo.
Mi sono buttata su questo "Il ruggito della Mamma Tigre" di Amy Chua.
Una mamma cinese a tutti gli affetti che vuole insegnare alle sue due figlie l'importanza (secondo lei) dell'eccellenza.
Forse è opinabile il suo metodo. Io non lo condivido.
D'altra parte c'è anche un'altra lettura del testo che mi si è presentata davanti, e cioè l'energia e la forza con cui si dedica alla sue figlie. Costantemente. L'obiettivo del loro "eccellere" diventa il leit motiv delle sue giornate, la dedizione con cui Amy si impone è incredibile, anche cosiderando il fatto che è una donna in carriera a tutti gli effetti (quante altre donne in carriera alle nostre latitudine hanno energia e forza da riversare sull'idea che le figlie debbano eccellere nel suonare uno strumento, dopo aver lavorato un'intera giornata??).
Ecco forse cosa potrei invidiarle, l'energia che incalana verso le sue figlie.
Sempre. Senza mollare mai.
A volte credo che vorrei avere la stessa forza. Utilizzandola però in maniera diversa.

mercoledì 7 settembre 2011

La scommessa della decrescita

Decrescere è una parola strana. Forse può incutere timore. Soprattutto oggi in un mondo in cui continuare a crescere, aumentare, sviluppare sembra essere l'unica strada concepibile.
Eppure esiste un'alternativa. Provare ad invertire la rotta. Cambiare.
Il Movimento per la Decrescita Felice "si propone di promuovere la più ampia sostituzione possibile delle merci prodotte industrialmente ed acquistate nei circuiti commerciali con l'autoproduzione di beni". Scrive Maurizio Pallante in "La Decrescita Felice" (Edizioni per la decrescita felice, di GEI Gruppo Editoriale Italiano, 2009).
Da qui parte la decrescita.
Da qui parte anche il nostro viaggio verso la decrescita. Con l'autoproduzione.
Ma non solo...

martedì 6 settembre 2011

Siamo solo all'inizio

Stiamo iniziando.
Quando si parte c'è sempre parecchio lavoro da fare.
Capire dove si vuole andare. Capire come ci si vuole arrivare.
Capire cosa si vuole e cosa si deve portare.
...

Si parte...

Eccoci qui, una famiglia che crede fermamente che le cose possano cambiare. In positivo.
Ci siamo avvicinati un po’ alla volta alle parole “decrescita”, “downshifting”, “filosofia delle lentezza” e abbiamo scoperto come fossero già parte della nostra idea di vita, a livello inconsapevole.
Poi è arrivato il Toti, il nostro piccolo di 18 mesi, e quello che si aggirava nei nostri pensieri come una sorta di sottofondo sempre presente è diventata un’esigenza. Siamo diventati consapevoli che era necessario un cambiamento, almeno nella nostra, di vita (e, forse utopicamente, lavoreremo perché lo stesso cambiamento possa verificarsi anche a livello sociale…). Così è iniziato il nostro percorso verso la riconquista della nostra esistenza, che cercheremo di raccontare qui. Una riconquista che passa attraverso un’alimentazione più attenta, più tempo dedicato a noi e meno al lavoro, più tempo per le relazioni e per gli affetti.
E adesso, il nostro percorso è arrivato qui, al momento in cui abbiamo deciso di scrivere un blog che ci permettesse di condividere pensieri ed esperienze con tutti coloro che, come noi, credono nella rivoluzionaria idea che, spesso, “meno è meglio”.